L'Alba Dorata


“I guess I’m learning, I must be warmer now,
I’ll soon be turning, round the corner now,
Outside the dawn is breaking …”


“Credo di iniziare a capire, dovrei essere più cordiale ora,
Presto girerò l’angolo, infine,
Fuori inizia ad albeggiare …”
“The Show Must Go On”
Freddie Mercury - 1991
Farrington Road, Inghilterra, 1887

Il dottor Wynn Westcott, membro della magistratura londinese con il grado di coroner e confratello della “Societas Rosicruciana in Anglia”, salutò frettolosamente il proprietario della vecchia libreria di antiquariato della capitale inglese e, nascosto il manoscritto esoterico appena trovato sotto il mantello, imboccò frettolosamente la strada di casa. Non vedeva l’ora di mostrare i fascicoli agli altri due influenti membri della confraternita, il medico ed erudito William Robert Woodman e Samuel Liddel MacGregor Mathers, assistente bibliotecario al “Museo Horniman”, personaggio di spicco del movimento intellettuale londinese dell’epoca, nonché cognato del filosofo Henri Bergson.

Quella sera stessa, i tre, ignari di ciò che stavano per realizzare, decifrando il manoscritto, diedero vita ad una serie di eventi che portò, il primo Marzo del 1888, alla fondazione dell’“Order of the Golden Dawn in the outer”, il cui “tempio-madre”, battezzato “Iside-Urania”, venne eretto in Great Queen Street.

Le vicende della Golden Dawn appartengono alla sfera, se non propriamente del mito, certamente della leggenda, resa ancor più affascinante dai nomi che, in breve tempo, decidono di aderire a questa società segreta, creando un movimento artistico di matrice esoterica senza precedenti. Grazie all’intuizione di Samuel Liddel MacGregor Mathers e di sua moglie Mina Bergson di imprimere sull'Ordine una vibrante linea di tensione in direzione artistica, la setta riesce ad annoverare, nei primi anni di vita, artisti del calibro di William Butler Yeats, premio Nobel per la letteratura nel 1923, Gerald Kelly, presidente della "Royal Academy", Albert Pyke, astronomo reale di Scozia, Florence Farr, nota attrice dell’"Abbey Theatre" di Dublino ed amica intima di Shaw, Arthur Machen, Briam Stoker e Algernon Blackwood, narratori impegnati sul versante fantastico, Sax Rohmer, scrittore di romanzi di spionaggio, Paul-Jean Toulet e Thomas Stearns Elliot (anche egli premio Nobel nel 1948), intellettuali del tempo, Ezra Pound, Edward Waite, insomma, il "Gotha" in ambito artistico.

Questi personaggi contribuiscono ad accrescere il fascino e l'attrazione magnetica verso la ricerca spirituale, la mitologia, l’ermetismo, l’interpretazione dei tarocchi e della Cabala, elementi cardine nella disciplina della Golden Dawn, che inizia ad annoverare anche adepti come il prelato della chiesa Anglicana A. F. A. Woodford e lo studioso A. E. Waite, specialista nell’interpretazione delle tradizioni ermetiche.

In un lasso di tempo talmente breve, grazie all’utilizzo dell’Arte come mezzo di divulgazione, la Golden Dawn riesce in quel processo di capillarizzazione a cui i "Cavalieri del Tempio" avevano sempre aspirato, un processo necessario per raggiungere, scovare e proteggere l’eletto che condurrà il mondo verso la Gerusalemme Celeste.

Con la speranza di trovare nuovi documenti esoterici criptati lasciati dal Gran Maestro De Molay quasi 600 anni prima, Westcott decide di trasferirsi a Parigi, lasciando l’Ordine londinese nelle mani dell’esuberante confratello Mathers che, attirando tutte le attenzioni su di sé, gli darà il tempo di compiere le sue ricerche in tutta tranquillità.

L’eco di una loggia che si vocifera possa essere così vicina al ritrovamento del nuovo Messia, non tarda ad arrivare anche a Francoforte, dove risiede quella che è da considerare la più potente ed influente società segreta che sia mai esistita, quella degli "Illuminati di Baviera". Attratti dalle voci che circolano sulle ricerche dei framassoni della Golden Dawn, e bramosi di mettere le mani su quello che potrebbe rivelarsi il tesoro più grande di tutti i tempi, decidono di mandare il loro confratello più promettente, il Perdurabo, all’interno della società, con lo scopo di portare scompiglio e nella speranza che riesca ad arrivare per primo all’eletto.

E’ così che, verso la fine del 1898, la piazza di Londra è egemonizzata dall'ascesa di Aleister Crowley. Iniziato all'Ordine il 18 novembre 1898, Crowley, inizialmente molto vicino a Mathers, ben presto si accorge che non è da lui che potrà avere le informazioni di cui ha bisogno, è Westcott l’uomo forte della società, colui che condurrà l’umanità alla scoperta della verità. Il coroner, però, è introvabile, non si hanno più notizie di lui da quando si è ritirato dall’Ordine per motivi di conflitto con il suo ruolo istituzionale di magistrato. Crowley, in un atto di violenza estrema, cerca di estorcere informazioni sul confratello scomparso a Mathers, che però non parlerà neanche di fronte alla morte.

Ormai rassegnato, Crowley decide di iniziare una sua personale ricerca dell’eletto e, per riuscire nella sua impresa, costituirà l’"Ordo Templi Orientis", avvalendosi di tutti i mezzi e le conoscenze di cui dispone per riuscire nel suo intento. La leggenda narra che fu proprio lui, grazie al contributo della scrittrice russa Helena Petrovna Blavatsky, a rendere popolare, in ambito artistico, la cultura Teosofica; grazie all'influenza esercitata sui neofiti, riuscì a spingere il movimento "New Age" e la cultura della "Religione della Nuova Era luciferina" in ogni angolo del pianeta, dando prova che i tempi attuali siano più favorevoli ai figli delle tenebre che a quelli della luce.

A differenza di molti personaggi storici che, con il passare degli anni ed il succedersi degli eventi, hanno perso celebrità, l’influenza di Crowley si dimostra crescente negli anni. Questo processo non è da attribuire alla sola fortuna o ad una naturale evoluzione, Crowley e il suo Ordo Templi Orientis mantenono legami con i membri di alto livello dei governi britannici e americani, e con le figure maggiormente influenti nel campo della scienza, del diritto e della cultura. L’élite mondiale, dominata dai valori illuministi, ha fatto si che la cultura popolare accettasse e diffondesse a tutti gli strati sociali il Thelema del Perdurabo che non si limitò a prevedere l’abbandono da parte della gente delle religioni tradizionali e la transizione verso l’"Era di Horus", ma ebbe una parte attiva negli eventi che portarono e portano tuttora a questi cambiamenti. La sua visione di una Nuova Era coincide con il piano secolare degli Illuminati per un "Nuovo Ordine Mondiale" laico governato da una élite illuminata.

Nel frattempo, a Pargi, Westcott, sotto mentite spoglie, continua la sua assennata ricerca verso la verità.

Con la morte del prelato Woodford, nel 1891, ed i continui conflitti fra Samuel Liddel MacGregor Mathers e Wynn Westcott, sono in molti gli storici a sostenere la tesi secondo cui la vera Golden Dawn, intesa come fulcro di ricerca della verità tramite l’ascesi artistica si estinse a pochissimi anni dalla sua creazione. Noi sappiamo con assoluta certezza che non andò così, anzi, fu proprio da quel momento che si aprì il periodo che la trasformò nel fenomeno storico oggi oggetto di studi e di ricerche. E’ da quel momento che iniziò la ricerca di Westcott, è da quel momento che inizia la nostra ricerca.